
Zena’s Queen: la fugassa zeneise
I’m back! E stavolta con un altro post culinario! Sì perchè durante questo periodo ho potuto sperimentare diverse ricette che mi hanno sempre interessato, sai di quelle che pensi “questa almeno una volta nella vita la voglio fare a casa!” e magari non trovi mai l’occasione giusta perchè sei pigro, stanco o pensi che sia troppo sbatti. Ti svelo un segreto: in realtà fare la focaccia non è troppo sbatti 😉 anche se non credo che riuscirei a fare in casa l’imitazione di quella di Priano! Certe cose non si toccano 😉
Lo so che esistono tanti tipi di focaccia, che anche la schiacciata fiorentina è buona, soprattutto ripiena e se la prendi all’Antico Vinaio, e che la focaccia pugliese con i pomodorini è un altro patrimonio nazionale.. ma io sono genovese e la fugassa per me è una sola, seguita poi da quella al formaggio di Recco (coming soon!).
Oggi ti spiegherò come fare una focaccia classica genovese con poche ore di lievitazione e con un procedimento alla portata di tutti, suggerito dal profilo Instagram @peyotetacosbar, per la rubrica “Ricette in quarantena” (grazie mille!!!!). Ovviamente ci sono tanti modi per farla e ognuno di questi metodi sono tutti ottimi! Anzi, fammi sapere se tu hai qualche trucco o segreto di famiglia in più da suggerire!

Ecco gli ingredienti per una teglia casalinga:
- 500 gr di farina (quella che avete in casa direi che va bene, io ho usato la 0)
- 300 ml di acqua tiepida
- 10 gr di lievito di birra fresco (o 5 gr di quello secco)
- 1 cucchiaino di zucchero (in sostituzione del malto, usato nella ricetta originale)
- 120 ml di olio di oliva (possibilmente extravergine e magari ligure!)
- 2/3 cucchiaini di sale

La prima cosa da fare è sciogliere in una ciotola l’acqua con il lievito e lo zucchero e mescolare bene. Aggiungi a questo punto un terzo dell’olio a disposizione. Adesso aggiungi piano piano la farina, in modo da non fare grumi e da incorporare bene per alimentare il lievito. A metà processo puoi cominciare ad inserire il sale: mi raccomando non farlo prima, bloccherebbe il processo avviato all’inizio con lievito e zucchero. Una volta incorporata tutta la farina, comincia a lavorare con le mani fino a formare un impasto omogeneo, vedrai che risulterà molto idratato. Nel caso aggiungi pure ancora un pò di farina per non rimanere con le dita troppo appiccicose! Adesso sulla teglia spargi bene un altro terzo di olio e poggiaci sopra l’impasto: mi raccomando, massaggia un pochino con l’olio anche tutta la superficie della palla ottenuta. Fai riposare un’ora in forno spento con luce accesa.

Passato il tempo, vedrai che l’impasto sarà raddoppiato. Abbi cura di tenere il fondo della teglia ben oliato e comincia ad allargare l’impasto, schiacciando bene e senza paura. Crea la tua mega slerfa di focaccia e cospargila con l’olio rimanente, poi lascia riposare ancora un’ora, sempre in forno spento con luce accesa.

Adesso è il momento di fare i buchi! Schiaccia la focaccia mettendo le mani in verticale e pigia bene con i polpastrelli per creare i caratteristici buchi della nostra regina fugassa. A questo punto puoi fare in due modi: o cospargi la superficie di sale grosso oppure bagna i buchetti con un pò di acqua e sale.

Bene, è il momento del forno! Forno ventilato, 200 gradi per 10-12 minuti! Controlla il tempo in base ai tuoi gusti, se preferisci una focaccia un pò più cotta o meno. Senti che profumo?

Ed ecco qua! Assaggia la fugassa quando è ancora calda, mi raccomando! Se sei di Genova lo sai: cosa c’è di meglio di una slerfa di focaccia pucciata nel cappuccino per colazione o di un’altra slerfa di focaccia ed estathè a merenda? Fammi sapere nei commenti se hai deciso di farla e come ti è venuta. Al prossimo post, stay tuned!


No, vabbé non è che mi puoi cogliere così a a ora di pranzo! E’ un attentato!! Quanto amo la focaccia e quella di Priano a Voltri rimane mitica anche per me; mangerei focaccia tutti i giorni a partire dalla colazione come un vero camallo genovese. Ho provato a farla a casa ma … non è la stessa cosa
Concordo ma.. prova questa ricetta, il risultato, ti potrebbe sbalordire 😉
Divina. Noi siamo spesso a Rapallo e abbiamo modo di mangiarla in tutti i modi e a tutte le ore. mio marito la preferisce la mattina a colazione, con il miele sopra. Io sempre!!!! Pranzo, cena, spuntino… non c’è focacceria in zona rimasta impunita!!!
Buona con il miele!!!! La proverò 🙂
Io adoro la focaccia, potrei vivere anche solo di quella! Pensa che solo a vedere le foto del tuo articolo mi è venuta l’acquolina in bocca!
Dovresti provare la ricetta!!
Non ho mai provato a fare la focaccia genovese, ma durante questo lockdown ho cucinato davvero di tutto. Quasi quasi provo a farla, non sembra difficile.
Prova e fammi sapere!
Mi hai fatto venire fame, sembra deliziosa! Mi sa che devo provare questa ricetta 🙂
Provala assolutamente, ne vale la pena 🙂
Questa me la segno, da genovese atipica non ho mai fatto la focaccia!!! Ma conosco bene quella di Priano!
Assolutamente! Fammi sapere 🙂
Proprio in questi giorni sono stata in Liguria e mi sono portata a casa una quantità industriale di fugassa da congelare. Non appena finita, proverò a sperimentare la tua ricette. Certo che l’acqua, l’aria e il mare fanno molto…
Sono barese e quindi di focaccia ne ho mangiata a bizzeffe eppure vorrei tanto assaggiare la versione delle tue parti, per capirne similitudini e differenze…la ricetta è molto simile…
Io adoro la focaccia barese! Presto vorrei andare a trovare un’amica che abita lì vicino e farne una bella scorpacciata 🙂 quando passi di qui prova anche la focaccia con le cipolle e la focaccia al formaggio di Recco!
Le mie amiche mi prendono in giro perchè puccio i cracker nel tè. Chissà che cosa direbbero se mi vedessero pucciare la focaccia nel cappuccino. 😉
Entrambe le cose sono buone e giuste 😉
Con il capuccino? Non c’avevo mai pensato! Lo sempre abbinata con un buon aperitivo! Adoro le focacce, questa ricetta la provo di sicuro!
Da provare assolutamente!