
Once upon a time in New York City
New York! In quante bucket list di noi viaggiatori c’è la voce “New York”, magari tra le prime in cima? Per quanto mi riguarda, quando ho intrapreso la mia avventura americana, una delle prime cose che ho pensato è stata: io devo assolutamente vedere New York e Los Angeles, più di tutto. E nonostante nella mia lista ci siano anche nomi come Miami, Chicago, New Orleans, Washington DC, Colorado Springs, Atlanta o Denver, io avevo proprio il classico pallino per quelle due città. E una è andata!
La mia mini vacanza a New York è durata 3 giorni ed è stata davvero molto intensa, uno dei più bei viaggi che ho fatto finora. Quando ho visto sul mio orario 3 giorni off, dopo qualche iniziale dubbio, ho prenotato senza pensieri. In fondo, i soldi si recuperano, il tempo no! Consiglio per chi prenota il volo: se ti accorgi che il prezzo del tuo volo continua a salire, i trucchetti sono due: cancellare la cronologia e riprovare, oppure aprire una scheda in incognito. Il prezzo, infatti, si alza man mano che la ricerca si concentra su una specifica meta per più e più volte. In questo sono riuscita a trovare un volo con scalo a Charlotte all’andata e un volo diretto al ritorno con una cifra abbordabile.
Il primo giorno, dopo essermi svegliata alle 3 per andare in aeroporto, finalmente verso le 12 metto piede sul suolo newyorkese. Che emozione! Ovviamente Google Maps è stato utilissimo per gli spostamenti fin da subito, quindi telefono carico e caricatore portatile subito pronti. Dall’aeroporto (LaGuardia in questo caso) la prima tappa era l’Airbnb che avevo prenotato qualche giorno prima. Che cos’è l’Airbnb? Si tratta di un servizio molto utilizzato dai viaggiatori, oltre al Couchsurfing, che ti permette di essere ospitato a casa di persone comunissime (coppie, famiglie o persone che vivono da sole) per un prezzo decisamente più basso rispetto ad un hotel. In America è molto popolare sia perchè ti permette di risparmiare, sia perchè ti permette di immergerti nella vita locale della città che stai visitando. Inoltre si può socializzare con gli host che ti affittano la camera e si ricevono tips e consigli per girare bene la zona. L’Airbnb in questione era una deliziosa camera in stile parigino in Upper Manhattan, a circa 30 minuti di metro dal centro.

Come funzionano i mezzi di trasporto a New York? Il mezzo più utilizzato è ovviamente la subway, ovvero la metropolitana. All’inizio è stato un pò complicato decifrare le linee, più avanti viene però molto facile spostarsi, basta solo sapere se si sta andando in alta o bassa Manhattan e prendere la linea desiderata in base a quello. Ogni corsa costa 2 dollari e 75, pagata tramite Metrocard, una carta ricaricabile elettronica adatta per bus e subway: la puoi comprare e ricaricare nelle macchinette fuori da ogni stazione. Consiglio per chi vuole stare dai 3 giorni in su di comprare la carta illimitata per 7 giorni, perchè come qualità-prezzo conviene rispetto al pagamento di ogni singola corsa. Tieni in considerazione che New York si gira molto bene anche a piedi, io ho camminato per tutti i percorsi fino ai 30 minuti a piedi.

La prima cosa che vedo è Ground Zero: impatto niente male con la Grande Mela. Si tratta ovviamente del monumento commemorativo delle Torri Gemelle, trasformate in due grosse fontane, con tutti i nomi delle vittime del 9/11 scritte sul cornicione di marmo di ognuna. La zona è “quiet” ed è quindi vietato fare rumori o suoni vari troppo forti, in segno di rispetto. E’ possibile anche andare al vicino museo del 9/11, che ricostruisce tutta la storia delle Torri Gemelle fino al crollo. L’energia di questa zona è molto forte, quasi pesante, quindi non rimango a lungo e passo direttamente alla zona di Wall Street per un giro veloce.

Poco dopo, dopo un pranzetto veloce al fast food, mi ritrovo a camminare sul ponte di Brooklyn, attrazione da me poco considerata prima di partire ma in realtà una delle cose più belle che potrai mai fare a New York. Consiglio come orario di visita il tramonto, quando potrai ammirare lo skyline di Manhattan con una meravigliosa luce. Ovviamente è d’obbligo scendere e fare una foto ricordo a DUMBO, Down Under the Manhattan Bridge. Infine Times Square, con il buio che avanza: un classico di NY, nella città che non dorme mai. La piazza è talmente illuminata che sembra giorno e rimanere a bocca aperta è davvero facile. Un’esperienza davvero unica.

Il secondo giorno si parte per Ellis Island, per vedere la Statua della Libertà: consiglio di comprare prima i biglietti per evitare le code e di prendere il biglietto per il Pedestal Access, che include la possibilità di salire sul cornicione della Statua e di entrare nel mini museo. Se invece vuoi salire sulla Crown, ci vorrà qualche mese di anticipo di prenotazione. Il battello parte da Battery Park a Manhattan ma arriva anche dal New Jersey: una volta arrivati lo spettacolo di NY è davvero unico! E la Statua.. che emozione! Mi accodo però al pensiero generale: me la immaginavo più grande!!

La parte central del giorno è dedicata a Greenwich Village, quartiere di Carrie Bradshaw di Sex and the City (la foto al suo appartamento è un must!), zona davvero carina da visitare con calma per arrivare poi alla famosa High Line, un parco lineare realizzato su binari ormai in disuso di una delle ferrovie di NY. La passeggiata è davvero piacevole e permette di vedere in sopraelevata la città per circa 2 km a piedi.

A questo punto, si torna in centro: ecco la Fifth Avenue! In quanti film l’abbiamo vista? Un must per lo shopping ma anche per curiosare tra le chiese (prima fra tutte la bellissima e gotica St. Patrick’s Cathedral) e tra i grattacieli. Ho amato tantissimo il vicino Bryant Park, una piccola piazzetta subito fuori dalla New York Public Library, circondata da alberi e palazzi e piena di tavolini e sedie da usare a piacimento. D’inverno si trovano la pista da pattinaggio e qualche banchetto dove comprare libri, souvenirs o dolci. Dicono che a Natale sia ancora più magico!

Un altro consiglio: se hai poco tempo a New York e vuoi gustarti la vista dall’alto, scegli il Top of the Rock del Rockfeller Center. Prendi i biglietti in anticipo di qualche giorno e scegli un orario intorno al tramonto. Quando salirai sarà ancora giorno ma è possibile ovviamente aspettare, anche comodamente seduti, l’arrivo della sera. Ti assicuro che è uno spettacolo che non si può descrivere ma solo vivere. Lo consiglio rispetto all’Empire State Building sia per la possibilità di scelta dell’orario, senza fare code, sia perchè avete la panoramica completa della città, compresa di Empire State Building. Se hai più tempo.. falli entrambi!!!! Personalmente, ho passato quasi 2 ore di fronte a quello spettacolo, non me ne sarei più andata. Sono scesa carica per l’ultima parte della sera, con un altro giretto a Times Square.

Terzo e ultimo giorno: Central Park! Non vedevo l’ora di entrarci! Consiglio di fare un piccolo itinerario (usa My Maps di Google Maps, davvero utile) e di segnare le statue e le attrazioni che vuoi vedere. Con una mattinata intera sono riuscita a vedere la statua di Balto, in memoria dei cani da slitta che hanno portato le medicine per l’epidemia di difterite scoppiata negli anni 20 nelle tempeste di neve dell’Alaska, il Mall, la famosissima walkway presente in numerosissimi film americani, la statua di Alice in Wonderland e di Hans Christian Andersen, la zona Strawberry Fields, dedicata da Yoko Ono in memoria di John Lennon, la Bethesda Fountain e il Bow Bridge, anche questi presenti spesso nel cinema hollywodiano. Sono entrata anche nel piccolo Central Park Zoo (ma non troverai un leone, una giraffa, un ippopotamo e una zebra), la visita è breve ma val la pena se ami gli animali! Ultima tappa Grand Central Station: davvero bellissima! Alzate gli occhi sul soffitto, non solo sul famoso orologio centrale! Da lì subway per l’aeroporto, pronta per tornare a casa. Mi raccomando andate con largo anticipo, New York è uno degli aeroporti più trafficati del mondo e i controlli sono lunghi.

Insomma sono riuscita a vedere tantissime cose di New York ma mi sono persa i musei come il MoMa o l’American Natural History Museum, l’Empire State Building e quartieri come Soho, China Town e Little Italy, Queens e Brooklyn. Direi che per vedere la città come si deve a passo spedito, da vero viaggiatore, sono necessari almeno 5 giorni pieni.

Cosa mangiare a New York? Consiglio almeno un pranzo o una cena in zona Times Square, i prezzi sono alti ma è lo standard americano (ricordati quando decidi dove andare che in America si lasciano almeno il 18 per cento di mancia al cameriere!) ma in realtà esistono diversi soluzioni cheap, come i tranci di pizza (tra le più buone degli USA, da 1 a 3 dollari) o i bagels farciti di tutto e di più. Non lasciarti scappare la possibilità di prendere un hot dog in uno dei tanti chioschetti per strada! Io me ne sono concessa uno di Nathan’s, fa molto americano! Troverai ad ogni modo ristoranti italiani ovunque, inclusi quelli della catena Barilla. Un must sono le pasticcerie, in particolare la Magnolia Bakery, dove gustare cupcake e cheesecake (la stessa pasticceria di Sex and the City!), e ovviamente Starbucks per la colazione! Non si può andare in America senza provare i loro deliziosi muffin!
Ed ecco qui il mio resoconto del mio breve viaggio a New York, posso dire che mi rimarrà nel cuore per tantissimi motivi diversi. Ricordati che questa bellissima città è adatta a tutti e a tutti i tipi di gruppi di persone, con gli amici, in coppia e anche da solo!!! Scoprirai infatti che è una delle città più safe degli Stati Uniti, dove girare di giorno e di notte senza problemi (la metro è sempre strapiena), con qualche accorgimento sulle zone da evitare ovviamente (no Central Park di notte!!!). I newyorkesi sono disponibili a darti informazioni di qualsiasi tipo e troverai anche tantissimi italiani. Direi che è tutto, seguimi su Instagram per trovare tutte le foto della Grande Mela! Enjoy!



Sono stata a New York nel 2015 in corrispondenza del 4 luglio. Ti dirò, ero scettica a riguardo perché le grandi città non mi hanno mai attirato particolarmente ma posso dirti che mi sono ricreduta: New York mi è piaciuta molto, soprattutto perché ci sono luoghi non turistici ma assolutamente affascinanti come l’orto botanico di Brooklyn!
New York è una delle mie città del cuore!